La Fondazione Links, insieme al Politecnico di Torino e all’Istituto nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) accenderanno a Torino uno dei primi computer quantistici d’Italia. I tre enti torinesi – Links nasce dalla collaborazione tra la Compagnia di Sanpaolo e lo stesso Politecnico – rafforzano la presenza nell’High Performance Computing e co-investono in un sistema quantistico a cinque qubit realizzato dalla finlandese IQM Quantum Computers. Si tratta di un investimento da circa due milioni di euro, un milione per l’hardware e un milione per i costi di esercizio negli anni, a forte impatto perché coinvolge già una trentina tra docenti e ricercatori e circa 60 studenti che hanno partecipato, a partire dal 2023, al Master in quantum computing o che si sono iscritti al corso di Ingegneria Quantistica del Politecnico di Torino.
«Questo potrà diventare un fattore di attrazione per l’area torinese, potrà attrarre studenti, ricercatori e imprese che vorranno imparare a conoscere e sviluppare nuovi applicativi grazie a questo tipo di macchine – spiega Marco Cantamessa, presidente di Links -. Il punto nodale restano le competenze che abbiamo sviluppato per utilizzare sia la macchina che avremo a Torino, sia macchine basate su altre tecnologie quantistiche, che possono essere fruite in remoto. E poi la possibilità di mettere a disposizione questo ecosistema per team di ricerca e partner industriali».
La macchina arriverà a inizio 2025, sarà installata in un laboratorio dedicato all’interno del Politecnico di Torino e attiverà una serie di collaborazioni internazionali avviate da Links con il Mit di Boston, il FermiLab di Chicago e i principali operatori internazionali che lavorano sul quantum computing, tra cui Quera. Al contempo è fondamentale il legame ad esempio con Cineca. «In associazione alle tecnologie di quantum computing, lavoriamo già con il Cineca per favorire l’integrazione delle tecnologie quantistiche con quelle di High Performing Computing e collaboriamo con una rete ampia di partner che di volta in volta allargheremo» anticipa Olivier Terzo responsabile del progetto. Links si è specializzato, spiega ancora Olivier Terzo, «nella scrittura di algoritmi quantistici, con un posizionamento internazionale che ci ha spinto a fare questo investimento con un triplice obiettivo, la didattica, la ricerca e i servizi».
La sfida dunque è contribuire, con questa nuova infrastruttura e con le competenze sviluppate, al passaggio tra il mondo “classico” a quello quantistico, «queste macchine daranno la possibilità di avere applicazioni in grado di risolvere problemi estremamente complessi che oggi avrebbero bisogni di decenni di calcoli per essere risolti» aggiunge Olivier Terzo. In pista ci sono già alcune collaborazioni nei settori del Quantum Finance e Biomedicale, ma la gamma di applicazioni possibili è destinata ad allargarsi grazie alle potenzialità di una tecnologia che promette di risolvere problemi che prima erano non trattabili per via algoritmica.